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Di Dora Stiefelmeier

Re-set mobile, un tendone circolare e leggerissimo, un paracadute, sorretto da 24 sottili assi di alluminio sta facendo il giro del mondo. Dopo il Belgio, l’Argentina, il Giappone, la Corea, l’Olanda, la Germania e l’Islanda l’anno venturo approderà in Italia tra Calabria e Abruzzo.

Re-set ha inizio nel 2011 come progetto dell’artista belga Gert Robijns che crea un gigantesco modello del suo villaggio nativo, Gotem con l’intenzione di creare uno spazio d’arte per incontri, dibattiti e mostre. Durante il Covid nasce il desiderio della mobilità e la volontà di coinvolgere come compagni di strada ovunque artisti e colleghi del mondo dell’arte.

Alla tappa islandese di quest’anno ho avuto l’onore e il piacere di partecipare: giornate dense di incontri, riprese, interviste e performance, tutto rigorosamente sotto il segno della convivialità. Lo scopo di re-set mobile è di incoraggiare un team e un pubblico partecipe e autosufficiente. Di volta in volta viene preso in esame l’eredità storica ed emozionale del luogo, ma al contempo si aprono le porte al mondo della produzione e alle nuove tecnologie.

La creazione di questi “Freespaces” si sposa bene con l’idealità e le caratteristiche che contraddistinguono No Man’s Land e abbiamo messo in programma per l’anno prossimo di accogliere Re-set Mobile a Loreto Aprutino e dintorni.

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